La class action, conosciuta in Italia come azione rappresentativa o azione di classe, è uno strumento giuridico fondamentale per la tutela collettiva dei consumatori contro comportamenti lesivi da parte dei professionisti. Il meccanismo legale permette infatti a più soggetti danneggiati dalla stessa condotta di unirsi in un’unica azione legale, rafforzando la loro posizione e condividendo le spese di giustizia.
Federsindacato si impegna quotidianamente nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei consumatori, fornendo assistenza anche nell’ambito delle azioni collettive, uno strumento sempre più rilevante nel panorama giuridico italiano ed europeo.
L’evoluzione delle norme in Italia
Il quadro normativo italiano che regola le azioni collettive ha subito importanti trasformazioni negli ultimi anni. Attualmente, la disciplina delle azioni rappresentative è contenuta negli articoli 140-ter e seguenti del Codice del consumo, introdotti dal decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 28, che ha recepito la Direttiva europea 1828/2020.
La normativa si aggiunge ai procedimenti collettivi già previsti dal Codice di procedura civile, creando un sistema a doppio binario: da un lato le azioni rappresentative regolate dal Codice del consumo, dall’altro i procedimenti collettivi disciplinati dal Codice di procedura civile, che non hanno limitazioni per materia.
Tipologie di azioni rappresentative
Nel sistema attuale esistono due forme principali di azioni rappresentative.
Le azioni rappresentative nazionali, in cui lo Stato UE dove viene promossa l’azione coincide con quello di designazione dell’ente legittimato. Il tipo di azione è più comune e riguarda controversie limitate al territorio italiano.
Le azioni rappresentative transfrontaliere, dove lo Stato UE di designazione dell’ente legittimato è diverso da quello in cui l’azione viene intentata. La tipologia risponde all’esigenza di tutelare i consumatori anche nei casi di violazioni che coinvolgono aziende operanti in diversi paesi dell’Unione Europea.
Chi può promuovere un’azione rappresentativa
Non tutti possono avviare un’azione rappresentativa. Per le azioni nazionali, i soggetti legittimati sono:
- Le associazioni iscritte nell’elenco di cui all’articolo 137 del Codice del consumo, previa richiesta specifica di legittimazione.
- Gli organismi pubblici indipendenti nazionali che ne facciano richiesta.
Per quanto riguarda le azioni transfrontaliere, possono promuoverle gli enti legittimati iscritti in una sezione speciale dell’elenco menzionato, purché in possesso di requisiti specifici.
Ambito di applicazione e interessi tutelati
L’azione rappresentativa può essere esercitata per tutelare interessi collettivi lesi o che rischiano di essere lesi da violazioni riguardanti numerosi ambiti, tra cui:
- La responsabilità per danno da prodotti difettosi, dove la tutela collettiva permette di affrontare casi di prodotti immessi sul mercato con difetti di progettazione o fabbricazione.
- Le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, che spesso vengono individuate e contestate proprio grazie a iniziative di monitoraggio sistematico promosse dalle associazioni.
- I diritti dei passeggeri nel trasporto aereo, settore in cui le violazioni tendono a colpire simultaneamente numerosi consumatori.
- La protezione in materia di prezzi dei prodotti, commercio elettronico e pratiche commerciali sleali.
- La sicurezza alimentare e la protezione dei dati personali, temi di crescente rilevanza nella società contemporanea.
Come funziona il procedimento
Il meccanismo dell’azione rappresentativa si articola in diverse fasi.
L’avvio avviene mediante ricorso presentato dall’ente legittimato davanti alla sezione specializzata in materia di impresa del tribunale ordinario che ha sede nel capoluogo della regione in cui il professionista ha la propria sede. L’ente può agire anche senza un mandato specifico da parte dei singoli consumatori, rappresentando gli interessi collettivi.
L’azione può mirare a ottenere due tipi di provvedimenti: inibitori, che ordinano la cessazione o il divieto di reiterazione della condotta lesiva, e compensativi, volti a rimediare al pregiudizio subito dai consumatori.
I consumatori interessati possono aderire all’azione già promossa senza necessità di assistenza legale, semplificando notevolmente l’accesso alla giustizia per i singoli.
I vantaggi dell’azione collettiva
Partecipare a un’azione rappresentativa offre numerosi benefici ai consumatori:
- L’unificazione dei procedimenti consente di abbattere significativamente le spese legali, sia quelle sostenute dai singoli consumatori, sia quelle a carico dell’amministrazione della giustizia.
- Si prevengono interpretazioni giurisprudenziali difformi su casi identici, garantendo maggiore certezza del diritto.
- Il singolo consumatore acquisisce maggiore forza contrattuale nei confronti del professionista, bilanciando l’asimmetria di potere tipica di questi rapporti.
L’azione collettiva rappresenta anche un potente deterrente contro comportamenti scorretti da parte delle aziende, contribuendo a un mercato più equo e trasparente.
L’importanza della tutela collettiva
La class action rappresenta un pilastro fondamentale del sistema di protezione dei consumatori in Italia e in Europa. Attraverso questo strumento, i singoli possono unire le forze per far valere i propri diritti anche in situazioni che, affrontate individualmente, potrebbero risultare proibitive per i costi o la complessità.
Federsindacato è impegnata a promuovere la conoscenza e l’utilizzo di questi strumenti di tutela collettiva, fornendo assistenza e supporto a tutti i cittadini che ritengano di aver subito un pregiudizio meritevole di protezione attraverso un’azione rappresentativa.
Per maggiori informazioni sulle class action in corso o per valutare la possibilità di avviare un’azione rappresentativa, non esitate a contattare il nostro ufficio legale. I nostri esperti sono a disposizione per fornire consulenza specializzata e accompagnarvi in ogni fase del processo.