Il quadro normativo sull’ISEE ha subito significative trasformazioni nel 2025, con modifiche che potrebbero avere un impatto positivo sulla situazione economica di molte famiglie italiane. Federsindacato si impegna a fornire informazioni chiare e aggiornate su queste importanti novità, aiutando i cittadini a orientarsi nel complesso sistema dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Condividiamo insieme qualche riflessione di sintesi.
Il nuovo Decreto che modifica il Regolamento ISEE
Il 5 marzo 2025 è entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2025, n. 13, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 40 del 18 febbraio 2025. Il decreto apporta modifiche sostanziali al D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159, che regolamentava le modalità di determinazione dell’ISEE.
Le nuove disposizioni recepiscono nel Regolamento ISEE normative introdotte successivamente alla sua entrata in vigore e integrano l’articolo 5 per attuare quanto previsto dall’articolo 1, comma 183, della legge 30 dicembre 2023, n. 213: cambiamenti che, come vedremo, cercano di rendere l’indicatore più equo e rispondente alle reali condizioni economiche delle famiglie.
Recepimento delle disposizioni legislative precedenti
Il D.P.C.M. n. 13 del 2025 ha incorporato nel Regolamento ISEE diverse disposizioni legislative emanate negli anni precedenti. Tra queste, particolare rilevanza assume l’articolo 2-sexies del decreto-legge 29 marzo 2016, che ha introdotto importanti modifiche per le persone con disabilità.
Questa norma ha previsto l’esclusione dai redditi ai fini ISEE dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari percepiti in ragione di una condizione di disabilità, quando non già inclusi nel reddito complessivo IRPEF. Ha inoltre riformulato la disciplina relativa alla sottrazione dall’ISEE del trattamento percepito ai fini dell’accertamento dei requisiti per il mantenimento dello stesso.
Un’altra innovazione significativa è stata l’introduzione della maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo con disabilità media, grave o non autosufficiente, eliminando contestualmente alcune previsioni che escludevano dal computo dei redditi spese o importi forfettari a titolo di franchigia.
Il decreto ha anche recepito l’articolo 10 del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, che ha introdotto la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata, modificato il periodo di validità della DSU fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione, e aggiornato l’anno di riferimento del patrimonio immobiliare e mobiliare al secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.
L’esclusione dei titoli di Stato dal patrimonio mobiliare
La novità più rilevante del D.P.C.M. n. 13 del 2025 è senza dubbio l’inserimento del comma 4-bis nell’articolo 5 del Regolamento ISEE, che dispone che dal patrimonio mobiliare sono esclusi i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, nel limite complessivo di 50.000 euro.
La disposizione attua dunque quanto previsto dall’articolo 1, comma 183, della legge n. 213 del 2023, escludendo dalla determinazione del valore dell’ISEE, entro il limite complessivo di 50.000 euro:
- I titoli di Stato di cui all’articolo 3 del D.P.R. 30 dicembre 2003, n. 398
- I buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato
- I libretti di risparmio postale
Si tratta di una misura che potrebbe migliorare significativamente l’ISEE di molte famiglie italiane che detengono questi strumenti di risparmio, consentendo loro di accedere più facilmente a prestazioni sociali agevolate.
Entrata in vigore e modalità di applicazione
Con il decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze del 2 aprile 2025, n. 75, sono stati approvati il modello aggiornato della DSU e le relative istruzioni, in vigore dal 3 aprile 2025.
Da questa data è possibile non indicare o ridurre nel Quadro FC2 del Modulo FC.1 della DSU il valore dei titoli di Stato, dei buoni fruttiferi postali e dei libretti di risparmio postale posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente, fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Per le DSU precompilate, è onere del dichiarante eliminare o ridurre il valore dei rapporti finanziari precompilati dall’Agenzia delle Entrate per le predette tipologie di rapporto, sempre entro il limite di 50.000 euro per nucleo familiare.
È importante sottolineare che i cittadini che hanno già presentato la DSU dal 1° gennaio 2025 e vogliono beneficiare di questa nuova disposizione devono presentare una nuova DSU.
Il nuovo modello DSU e le istruzioni aggiornate
Le principali modifiche e integrazioni apportate alla modulistica e alle istruzioni della DSU includono:
- L’aggiornamento delle indicazioni alle varie annualità dei dati presenti nell’ISEE
- L’inserimento dei riferimenti alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno di imposta 2023
- L’integrazione della legenda del Quadro FC2 del Modulo FC.1 e del Quadro S5 del Modello MS
- L’aggiunta di un nuovo paragrafo nelle istruzioni aggiornato con le disposizioni del comma 4-bis dell’articolo 5
- L’integrazione delle istruzioni con la precisazione che, per le DSU presentate nel 2025, non rilevano nel calcolo dell’ISEE gli immobili distrutti o dichiarati inagibili a seguito di calamità naturali
La nuova modulistica e le relative istruzioni per la compilazione sono disponibili nel sito dell’INPS al servizio “ISEE Portale Unico”, sezione “Informazione” > “Modulistica e Modelli”.
Importanza delle novità per i cittadini
Le modifiche introdotte nel 2025 rappresentano un importante passo avanti nella direzione di un ISEE più equo e rispondente alle reali condizioni economiche delle famiglie. In particolare, l’esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti postali fino a 50.000 euro potrebbe determinare un miglioramento dell’indicatore per molti nuclei familiari, consentendo loro di accedere a prestazioni sociali che altrimenti sarebbero state precluse.
Federsindacato ritiene che queste novità siano particolarmente rilevanti in un momento di difficoltà economica per molte famiglie italiane e invita tutti i cittadini a verificare se possono beneficiarne. I nostri esperti sono a disposizione per fornire consulenza personalizzata e assistenza nella compilazione della nuova DSU.
Per ricevere maggiori informazioni o assistenza sulla compilazione della DSU 2025 e sulle novità dell’ISEE, non esitate a contattarci tramite la nostra pagina dedicata.